Nessun prodotto nel carrello.
Winelover
Tappi per il vino: le principali alternative al sughero
I tappi per il vino sono sicuramente un elemento fondamentale per assicurare un adeguata shelf life al vino.
Ancora oggi in Italia la maggior parte delle bottiglie è chiusa con tappi in sughero e nell’immaginario comune (erroneamente) restano i tappi per il vino di qualità. Il sughero ha tanti vantaggi: è naturale, elastico e poroso. Ma il sughero comporta alcuni rischi, perché è responsabile del sentore di tappo (TCA), perde elasticità con il tempo e non garantisce eguale OTR (oxigen transmission rate) in tutte le bottiglie. Per questo nel tempo sono state sviluppate altre soluzioni con diversi materiali. Oggi esistono molte valide alternative di tappi per il vino. Analizziamo le principali.
Tappi a vite
I tappi a vite (detti anche screwcap in inglese o tappo stelvin) li conosciamo tutti. Sono perfettamente visibili già all’acquisto della bottiglia e fanno parte della categoria di tappi esterni, cioè che non entrano nel collo della bottiglia.
Sono normalmente realizzati in alluminio, composti da due parti: la capsula superiore “avvitata” al supporto lungo il collo della bottiglia. Internamente possono essere rivestiti con pellicola o un sottile strato isolante.
Il passaggio di ossigeno in questo caso è variabile e si può scegliere a seconda dello stile e capacità evolutiva del vino. Per questo, tra i tappi per il vino, lo screwcap può essere scelto sia per i vini che vanno consumati entro i due o tre anni, ma anche per vini che vogliono un’evoluzione in bottiglia molto lunga. All’estero, paesi come gli USA, l’Australia o la Nuova Zelanda ne fanno uso per quasi il 90% delle referenze. Nel vecchio mondo, alcune limitazioni dovute alla Legge (disciplinari) o alla consumer perseption hanno limitato finora l’uso di questi tappi.
Tappi sintetici
Non storcete il naso. Quando parliamo ti tappi sintetici non stiamo parlando di tappi di plastica. Anzi molti dei tappi sintetici moderni ad un occhio non esperto potrebbero sembrare di sughero!
Già, perché esteticamente ne riproducono colore e caratteristiche. Riprendono le venature effetto legno come il sughero naturale, ne riproducono la morbidezza e la finitura per restituire una sensazione sia tattile che visiva simile. Poi però all’interno sono costituiti da polimeri plastici o biopolimeri, oppure da elementi di origine naturale come la canna da zucchero. I tappi sintetici hanno decisamente svariati vantaggi: sono sterili (per cui non possono essere contaminati da muffe o funghi), non si sgretolano né si deteriorano e in quanto al passaggio dell’ossigeno (OTR) è possibile personalizzarlo in base alle caratteristiche del vino. In più, cosa non meno importante, non ci privano del rito di apertura della bottiglia con il cavatappi.
Un’azienda esemplare in questo settore è sicuramente Nomacorc. Quest’azienda produce chiusure a base vegetale per vini, che siano vini giovani e destinati al consumo breve, ma anche vini destinati all’affinamento. I tappi per il vino sono ottenuti da materie prime rinnovabili derivate dalla canna da zucchero a basso impatto ambientale, sostenibili e riciclabili.
Tappi a corona
Se si dice tappo a corona non si può non pensare alla birra. Parliamo della tipologia di tappo più economica. Il tappo è costituito da una lamella sottile di metallo e un rivestimento sintetico che vengono pressati ermeticamente al cercine della bottiglia in fase di tappatura. Hanno la grande capacità di reggere bene la pressione, per cui nel vino sono utilizzati per vini frizzanti e spumanti. Non è molto comune trovare questa tipologia di tappi per il vino, perché vengono ancora associati alla birra o a vini di scarsa qualità. Per questa tipologia di tappi per il vino non c’è passaggio di ossigeno per una maturazione riduttiva e non ci sono rischi di muffe e funghi.
Tappi in vetro
I tappi per il vino in vetro sono un’alternativa per evoluzioni riduttive. Il vetro è già il materiale utilizzato per le bottiglie, è sterilizzabile, lavabile e riciclabile. Inoltre è un materiale che si conserva perfettamente senza rischi di deterioramento (come succede per il sughero). I tappi in vetro sono solitamente trasparenti (vetro senza colore) per cui risultano anche esteticamente gradevoli. Non necessitano nessun tipo di attrezzo per l’apertura ma non è facilissimo da aprire. Lo svantaggio principale di questa tipologia di chiusura è associato alla grande variabilità tra bottiglia e bottiglia, perché la gomma che dovrebbe garantire una chiusura ermetica non sempre adempie a questo compito. L’altro problema è la possibile contaminazione di sapore dalla gomma (per garantire la chiusura) al vino. Questo crea quindi una barriera all’ingresso.
Insomma il sughero non è l’unico materiale dei tappi per il vino. La scelta sulla chiusura più adeguata dipende dallo stile, Leggi e consumer perseption. Oggi, per fortuna, esistono molte alternative più performanti e sostenibili, per cui come non si giudica un libro dalla copertina, non giudichiamo un vino dal tappo!