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Enologia
Burgundy 2020: official vintage report
Il sito thedrinkbusiness.com ha pubblicato il report annuale della vendemmia in Borgogna. Annata calda, tanto vento e scarse precipitazioni. Nonostante questo le aspettative per i nuovi vini sono comunque alte.
Burgundy 2020 vintage report
- Nel 2019 autunno e inverno sono stati particolarmente miti in Borgogna, con solo sette giorni in sei mesi sotto a 0 ° C. Da marzo a settembre, inoltre, il bel tempo ha favorito la comparsa anticipata dei nuovi germogli, ben tre settimane prima della media. Di sicuro una delle partenze più veloci degli ultimi 25 anni.
- Nel suo rapporto annuale, Ludivine Griveau, direttrice ed enologa del domaine privé des Hospices Civils de Beaune, ha osservato che solo nel mese di aprile si sono registrate oltre 42 ore di sole, con temperature superiori a 23 ° C. che ha portato le viti a un eccesso di vegetazione, costringendo i vignaioli a pratiche come il dédoublage che consiste nel rimuovere i germogli, per ridurre la crescita del fogliame e la resa.
- La fioritura è iniziata verso fine aprile ed è stata molto abbondante.
- In estate, temperature elevate e venti costanti hanno preservato le viti da malattie. In questa fase, però, la mancanza di precipitazioni ha posto alcuni problemi. Per fortuna gli ultimi mesi del 2019 sono stati leggermente più umidi del normale. E questo senza dubbio ha giovato per immagazzinare riserve idriche.
- È interessante notare che, come sottolinea la Griveau, il vento è ora una componente climatica importante. Negli ultimi anni, infatti, la Borgogna ha goduto di un vento costante, ogni giorno. “Questo fenomeno – ha affermato – porta il terreno ad asciugarsi, almeno in superficie, rendendolo talvolta difficile da lavorare”.
- Le condizioni climatiche hanno inoltre portato a una notevole variazione della maturazione all’interno dei diversi vigneti. E talvolta nello Chardonnay si sono verificati casi di coulure e millerandage, ossia la mancata formazione degli acini sui grappoli o lo sviluppo di bacche di dimensioni disomogenee.
- Le condizioni di pre-fioritura, più favorevoli al Pinot Noir, hanno invece fatto sì che questa varietà crescesse meglio, con bacche di dimensioni più regolari.
- La raccolta è iniziata ufficialmente il 12 agosto, nella regione meridionale del Mâconnais.
- Stando al Bureau interprofessionnel des vins de Bourgogne (BIVB), la tendenza per i vini bianchi sarà quella di avere una bella complessità aromatica, frutta intensa ma anche un’ottima acidità, nonostante le alte temperature estive. Hanno sostanza, senza una gradazione alcolica troppo elevata.
- Dal canto loro i vini rossi presentano colore e concentrazione molto profondi ma, come i bianchi, hanno comunque mantenuto la loro freschezza e hanno un profilo di frutta decisamente ”nero”. I tannini sono morbidi ma potenti.