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  • Degustazione alla cieca: quali sono i vantaggi del blind tasting?

Degustazione alla cieca: quali sono i vantaggi del blind tasting?

  • Pubblicato da: Wine Club Team
  • Data 12 Aprile 2022
degustazione alla cieca

La degustazione alla cieca è il processo di degustazione e valutazione dei vini senza avere alcuna informazione su di essi. Nei corsi WSET è una pratica piuttosto comune, nelle varie degustazioni proposte dal docente in molti casi gli studenti infatti non sanno cosa hanno nel bicchiere perché le bottiglie vengono coperte, per questo si dice blind tasting o degustazione alla cieca. Chi non conosce questa pratica potrebbe pensare che non si usa la vista, ma assolutamente l’esame visivo è uno step sempre importante per la degustazione, anche quando è alla cieca. Vediamo ora quali sono i vantaggi di degustare alla cieca invece che open label.

Degustare concentrandosi sul bicchiere

La degustazione alla cieca con un esperto può migliorare le capacità di valutazione e descrizione del vino, perché ci si basa solo su ciò che viene percepito attraverso i sensi, piuttosto che su qualsiasi altra aspettativa. Spesso l’etichetta, il nome del produttore o il prezzo influenzano la percezione al palato. Chi ha già frequentato un corso WSET lo sa bene.

Senza conoscere i vini è più facile concentrarsi sul bicchiere invece che sull’etichetta. Questo rende più facile il cosiddetto “compare & contraste” identificare somiglianze e differenze tra più vini. Trovare ciò che hanno in comune e ciò invece che li distingue l’uno dall’altro è un esercizio utile quando ad esempio i vini condividono il vitigno o la zona di provenienza. Ad esempio potrebbero essere tutti Pinot Noir da varie regione del mondo oppure essere tutti vini italiani, ma di diversi vitigni autoctoni.

Per testare le proprie capacità e la conoscenza di varietà, regioni e produttori, la degustazione alla cieca è utile in vista della preparazione di un esame. Gli esami del WSET level 3 ad esempio prevedono due vini alla cieca, quindi in fase di studio è molto importante mettersi alla prova. Anche per ripassare la teoria potrebbe essere un ottimo esercizio, ad esempio per vedere se si ricordano le caratteristiche distintive di un vitigno: quali sono i suoi sentori? qual è il livello dei tannini? E la texture? Sono tutti elementi che aiuteranno in fase d’esame.

Consigli per migliorare usando la degustazione alla cieca

Se si sta assaggiando alla cieca per migliorare il vocabolario o le capacità analitiche, è meglio iniziare con un coach o qualcuno che ha più esperienza. Un degustatore esperto infatti, soprattutto all’inizio, può guidare nell’identificare e spiegare cosa si sta percependo, come focalizzarci sui vari aspetti del vino.

Per identificare effettivamente i vini mentre si degusta alla cieca, sono necessarie due cose.

  1. Servono buone capacità tecniche di degustazione.
  2. Serve memorizzare le caratteristiche specifiche per un’ampia gamma di vini.

Consigliamo di annotare sempre le proprie impressioni mentre si degusta. Ciò contribuirà a consolidare le percezioni, avere un approccio logico sistematico e arricchire il lessico. Lo scopo è essere sempre più precisi. Se sentiamo l’odore della mela, è una mela verde, gialla o rossa? La mela è fresca, croccante o matura? Se sentiamo odore di spezie, non limitiamoci a scrivere “spezie” ma andiamo più in profondità dicendo se sono dolci o piccanti fino ad identificarle. E poi pratica. Come tante altre cose, la degustazione alla cieca è un’abilità sviluppata. Più viene fatta, più si migliora.

Leggere le descrizioni degli esperti e come descrivono i vari vini è un valido aiuto. Se siamo in difficoltà nel riconoscere un aroma o un sapore, è bene andare a comprare un esemplare e fare pratica. Analizzare e descrivere l’acidità, il corpo e i tannini serve per identificare un vitigno o una specifica origine. Confrontare le proprie percezioni con un esperto aiuta a prendere sicurezza.

Assaggiare cinque, dieci, venti vini dello stesso tipo provenienti da una singola regione o da regioni diverse serve a capire lo stile e identificare poi quali sono le eccezioni. Bisogna sempre concentrarsi su tutte le caratteristiche in comune e relazionarle a quanto appreso in teoria. La sfida è andare sempre più in profondità andando ad assaggiare annate diverse dello stesso vino.

Idee per una degustazione alla cieca casalinga

Oltre ai corsi o alle esercitazioni con un tutor, è bene fare degustazioni alla cieca da fare a casa. Ci sono molti temi tra cui scegliere per le degustazioni alla cieca, e potrebbe rivelarsi un’attività divertente da fare con amici. Ognuno può portare una bottiglia e sfidare gli altri ad indovinarla. In compagnia è sicuramente molto divertente e anche istruttivo.

Se dobbiamo degustare da soli è bene avere un amico o compagno fidato che possa procurarsi i vini e versarli. Ma ecco un’idea interessante per i più solitari. Avendo davanti diversi vini che sono molto simili nell’aspetto (tonalità e profondità del colore) possiamo versarli ciascuno in un decanter. Basterà scrivere il nome di ogni vino su un Post-it e attaccarlo sul fondo di ogni decanter. Mescolando i decanter in modo casuale, la degustazione sarà quasi del tutto alla cieca.

Ecco alcuni spunti da cui poter iniziare:

  • Bianchi da clima fresco: Chablis, Sancerre, Sauvignon Blanc della Nuova Zelanda, Riesling della Mosel;
  • Pinot Noir nel mondo: Willamette Valley, Russian River Valley, Nuova Zelanda, Borgogna, Yarra Valley (Australia);
  • Cabernet Sauvignon dal nuovo mondo: Napa Valley, Stellenbosch, Coonawarra, Maipo, Hawke’s Bay;
  • Syrah in diversi climi: Rodano settentrionale, Barossa Valley (Australia), Columbia Valley (WA).

Buon divertimento!

Tag:blind tasting, degustazione, degustazione vino

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