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Wine Geek
Parassiti e malattie in vigna
Le opzioni a disposizione dei viticoltori biologici e biodinamici per controllarli
Parassiti e malattie in vigna rappresentano una minaccia per la viticoltura perché possono danneggiare il raccolto di una vintage fino a minacciare la vita stessa della pianta. I costi connessi ai danni da pests e diseases (PD) possono tradursi in perdita del raccolto o addirittura l’espianto. Per questo molti viticoltori decidono di investire in programmi di controllo delle PD. Il regime organic e biodinamico prevedono il divieto di utilizzo di pesticidi e erbicidi di origine sintetica, oltre a prevedere una serie di attività e strumenti atti a creare un ambiente biodiverso, resiliente e quindi più difficilmente attaccabile da PD. Le opzioni a disposizione dei viticoltori in questi regimi risiedono nel prevedere rimedi agronomici che limitino l’insorgenza di malattie e creino un ambiente vitale e forte. Inoltre, le opzioni per controllare le PD possono essere di natura preventiva, ma anche correttiva all’insorgenza della malattia. Valutiamo se le opzioni agronomiche e i rimedi preventivi e correttivi sono effettivamente efficaci per controllare parassiti e malattie in vigna.
Gestione della canopy e degli innesti
I viticoltori allevano la vite secondo criteri che consentono di avere un ambiente salubre come opzione efficace per limitare l’insorgenza di parassiti e malattie in vigna. Avere un’attenta gestione della canopy permette di dare luce e areazione in quelle zone che possono essere più esposte al rischio umidità, e quindi a infezioni da botrite. Bertani in Valpolicella preferisce defogliare la parte della canopy ad est per permettere alla luce del mattino di asciugare le uve. Sebbene questo non sia l’unica opzione per controllare il rischio di malattie fungine, rappresenta uno strumento da utilizzare insieme a eventuali trattamenti preventivi. Anche la gestione degli innesti e dell’irrigazione è importante per limitare certi parassiti come i nematodi. In Chile, Amayna preferisce non intervenire attraverso un porta innesto più resistente come il 039-16, preferendo invece uno che consente più vigoria e radici fittonanti come Riparia per Rupestris e dry farming anziché irrigare. I rimedi agronomici sono efficaci per limitare l’insorgenza sistematica di malattie, ma possono essere non sufficienti da soli.
Massimizzare la resistenza della pianta
I viticoltori attuano rimedi agronomici per massimizzare la resistenza della pianta al fine di limitare efficacemente che un eventuale attacco di PD diventi pandemico. Il sistema biodinamico in particolare si basa sul fatto che la pianta sia resiliente, e per ciò attua una serie di operazioni calendarizzate al fine di creare un ambiente vitale e un suolo ricco di materia organica. Moreno Petrini di Tenuta di Valgiano insiste nel ritenere cruciale la vitalità del suolo attraverso la preparazione 500. Gli elementi nutritivi e la flora batterica contribuiscono ad avere piante in equilibrio, molto più resistenti agli attacchi di funghi come la peronospera. L’efficacia di questo regime però va affiancata al trattamento tempestivo sulle piante che mostrano sintomi, al fine di circoscrivere l’infezione. Prevedere cover crop o cespugli come habitat ideale di certi insetti o acari amici è un altro rimedio efficace ma non sufficiente a controllare PD. Mary Retallack in Australia consiglia diverse miscele di grano e phacelia, oltre alle classiche leguminose, al fine di aumentare la biodiversità e la lotta agli acari e pests nocivi. Massimizzare la resistenza della pianta può essere un aiuto per controllare PD se viene affiancato a rimedi curativi tempestivi.
Controlli e prevenzione
I viticoltori attuano dei programmi preventivi per controllare che non insorgano parassiti e malattie in vigna. Alcune malattie fungine come oidio possono essere efficacemente controllate se si attua un piano di protezione attraverso spray, oli e altri funghi contrastanti. Il regime di prevenzione è efficacemente adottato da Domaine Lapierre che inizia il trattamento subito dopo la prima pioggia di primavera attraverso zolfo micronizzato. I trattamenti sono scadenzati e vengono alternati con altre materie come latte crudo o rimedi a base oleosa come stylett oil al fine di garantire l’efficacia riducendo il rischio di H2S in fermentazione a causa dei residui di zolfo. Attuare un efficace piano preventivo è sicuramente un’opzione efficace per controllare PD.
I viticoltori possono intervenire per curare parassiti e malattie in vigna eventualmente presenti sul campo massimizzando la possibilità di essere efficaci attraverso un sistema di controlli a campione periodico. I regimi organici e biodinamici seguono la logica per cui l’ambiente più sano crea piante più forti e limita l’insorgenza delle PD. Qualora però le PD si presentino è necessario intervenire tempestivamente. Adottare un sistema di controlli periodici è un’opzione che impiega tempo e risorse, ma può dimostrarsi efficace per monitorare se vi è l’insorgenza della malattia e quanto possa essere pericolosa. Stonecraft in Hawke’s Bay attua un efficace sistema di controlli, e riesce ad intervenire con pyganic quando individua le tramogge sul Gewurztraminer. Anche le operazioni di cariatura della pianta sono opzioni per eliminare il fungo dell’Esca dal tronco, ma spesso si rivela poco efficace e la pianta deve essere espiantata. Eseguire i controlli periodici è un’opzione costosa ma può rivelarsi efficace per controllare alcune PD.
Un insieme di soluzioni
Nei regimi biologici e biodinamici il controllo di parassiti e malattie in vigna si inserisce in una visione più olistica di come viene gestita la vigna e dell’obiettivo di ottenere piante in equilibrio e resistenti. Non potendo usare rimedi sistematici sintetici, i viticoltori adottano rimedi agronomici in prima battuta per garantire un ambiente asciutto e minimizzare l’insorgenza di PD. Successivamente agiscono con azioni programmate e cadenzate attraverso funghi, acari o insetti per limitare l’insorgenza delle PD, oppure decidono di attuare controlli puntuali e periodici per monitorare lo stato di salute delle piante e intervenire tempestivamente. I rimedi possono essere tutti efficaci ma da soli rischiano di non essere efficienti, preferendo invece l’utilizzo di più opzioni congiunte per controllare efficacemente PD in tali regimi.
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